L’Uretrocistoscopia è un’indagine endoscopica. Utilizza come strumento il “cistoscopio”, uno strumento sterile che permette di vedere dentro l’uretra e la vescica: può essere flessibile o rigido. Generalmente, viene usato lo strumento flessibile che, adattandosi alle vie naturali, non produce dolore ma solo una sensazione inusuale e passeggera: questo vantaggio è decisivo per l’uomo e poco rilevante per la donna perchè l’uretra è molto più corta e rettilinea.
Serve a verificare dal punto di vista diagnostico alcuni sintomi sospetti per condizioni come l’ematuria (sangue nelle urine), la calcolosi vescicale, le neoformazioni vescicali, le alterazioni infiammatorie e per lo studio dell’uretra.
Ai fini dell’esecuzione dell’esame:
-è consigliabile una profilassi antibiotica che deve avere inizio la sera precedente l’esame. Il paziente assumerà un farmaco (generalmente un chinolonico) con prescrizione del medico curante; questa terapia proseguirà per i 3 giorni successivi all’esame.
-non serve il digiuno.
-è necessario urinare prima dell’esecuzione dell’esame
-i pazienti in terapia antiaggregante o anticoagulante dovranno preventivamente consultare lo specialista urologo se provvedere o meno alla sostituzione temporanea di tali farmaci con terapia eparinica sottocute.
-l’esame non può essere effettuato in caso di cistite acuta in atto o ematuria.(*)